ll Cardinal Carlo Maria Martini arrivò a dire “Oggi non è urgente che gli uomini credano, ma che pensino” sottolineando l’urgenza di educare le menti degli uomini perché i veri protagonisti di tutto l’agire umano sono i pensieri. Siamo tutti portati a catalogare e a dividere gli uomini in gruppi: ricchi e poveri; belli e brutti; solari e tenebrosi; lavoratori e non; coerenti e non coerenti; responsabili e irresponsabili…. Ma forse la divisione più significativa è questa: Uomini pensanti e uomini non pensanti, rischio a cui mi pare siano sempre più esposti i nostri giovani, a causa del fatto che NOI adulti stiamo diventando banali, con scarse idee, a volte trite e ritrite…poco affascinanti, spesso provenienti dalla pancia e li ritornanti.

Penso che occorra riprendere ad andare in palestra,  in una palestra speciale però, quella celebrale. Non è possibile che non ci soffermi mai ad ascoltare qualche buona meditazione, riflessione, a dibattere e a confrontarsi con altri dopo essersi propriamente preparati, come facevamo i grandi saggi nelle dispute medievali, rifuggendo dai luoghi comuni, dall’esternazioni banali, dal dire quel che ho sentito raccontare.

Se vogliamo bene ai nostri figli la nostra primaria preoccupazione deve essere quella di aver preziosa cura della nostra intelligenza, dal latino “intus legere” ossia “leggere dentro”.  Salviamo il cervello dalla terribile presunzione di chi si sente “grande”, “adulto” e “formato”.  Jean Piaget, grande pedagogista della nostra epoca contemporanea, soleva dire: “Vorrei morire con la mente di un bambino perché è il più grande dei ricercatori”. L’esercizio della criticità necessità di non inghiottire nulla ma masticare tutto. L’intelligente “critica” nel senso giusto della parola ossi “vaglia”, “sceglie”. In tal modo si difende e si protegge. La coscienza critica è l’unica difesa contro il qualunquismo dilagante.

I goal nella vita si fanno, utilizzando il cervello. I nostri figli saranno capaci di sognare e realizzare grandi progetti se, indirettamente, con il nostro pensiero e utilizzo della mente, saremo stati in grado di ispirare: “ pensieri che fanno nascere le cose”, “ idee e  non locomotive  che conducono il mondo” (v. Hugo).,

Allora almeno una volta alla settimana tutti “in campo”, in palestra ad allenare la mente e i nostri figli realizzeranno grandi case, perché il dramma di oggi è il fatto che mentre sono aumentate le teste ben piene, sono paurosamente diminuite quelle ben fatte, quelle ispirate da grandi autori.