Si avvia a conclusione anche quest’anno scolastico e fortunatamente si ritorna a vedere il volto della gente. E così con un po’ di rinnovato piacere, in questi giorni, mi diverto a notare, più di prima smorfie, espressioni e soprattutto sorrisi che troppo a lungo sono stati occultati dalla mascherina. Sorridere fa bene al cuore e alla mente! Un recente studio americano dimostra infatti che ridere fa bene alla salute, con effetti simili a una sessione di sport: abbassa la pressione, riduce lo stress, stimola l’appetito e mette in moto il sistema immunitario.

Così quando mi capita di imbattermi in musi sempre lunghi, in cuori che rivelano tristezza e, in espressioni che fanno trasalire perpertua malinconia mi domando sempre se non ci sia di fondo un problema di diseducazione che ha spento volontà, fiducia e speranza.

“Non temete!” sta scritto per 365 volte nella Bibbia, 365 come i giorni dell’anno, perchè ce ne ricordiamo ogni giorno della nostra vita. È bello pensare che su ogni nostra giornata ci sia il desiderio di Dio, che si fa ripetuto nelle pagine della scrittura, di liberarci dalla paura, di sostenerci nella debolezza, di rafforzarci nella fiducia.

L’uomo teme di perdere la vita, la stima, l’affetto e vive con l’affanno di tenersi stretto stretto tutto ciò che garantisce la vita agiata.  E così troppo spesso, senza rendercene conto, insegniamo e viviamo come schiavi della paura. Se ci pensiamo attentamente agiamo, talvolta, con falsità e ipocrisia anche i nostri sentimenti proprio  per paura di non essere amati, di non essere considerati. E, a dire il vero, è sempre la paura che ci fa aggredire gli altri, ci fa intraprendere relazioni negative, creare ingiustizie, accumulo, miseria, guerre!

Non temere, non avere paura è il ritornello di Dio, è il ritornello che dobbiamo cantare per tutta l’estate, guardando NON a ciò che ci manca ma al TANTO che abbiamo.

“Non preoccupatevi!” perché la preoccupazione è l’occupazione principale che abbiamo: qualcuno ha calcolato che pre-occuparci di quel che sarà ci risucchia mediamente il 90% delle energie. Ciò che più ci logora non è ciò che facciamo, ma la pre-occupazione.

“Voi valete!” Non ho bisogno di fingere per essere qualcuno: sono nato Figlio che è molto di più di quello che posso inventarmi. Figlio di un Padre che garantisce per me.

 

Muore lentamente, chi distrugge l’amor proprio, chi passa i giorni a lamentarsidella propria sfortuna o della pioggia incessante, chi non si si abbandona fiducioso al Vento che lo sospingerà lontano.

Buona fine d’anno e buona estate