Riprende con questo mese la pubblicazione di questa rubrica che vuole favorire alcune semplici riflessioni pedagogiche, con la semplice ambizione di alimentare buone prassi educative. E all’inizio dell’anno ho pensato potesse essere utile richiamare alcuni atteggiamenti che mi aspetto da parte delle famiglie che si pongono in relazione con la scuola.
Infatti, negli ultimi decenni, si è andato sfilacciando e progressivamente allontanando da una sostanziale fiducia reciproca, il rapporto scuola-famiglia. L’impressione è che le famiglie non credano più di tanto nella nostra scuola e, sull’altro versante, la scuoia non creda più di tanto alle capacità formative della famiglia e alla sua possibilità di partecipare alle scelte che la scuola compie in termini di didattica e di quotidiana socializzazione».
Come facilitare, in concreto, l’esperienza scolastica del figlio
- Interventi indiretti:
garantire un clima dì collaborazione sereno e disteso; trasmettere un esatto senso del valore e dell’importanza delle cose (la scuola non è tutto!); non caricare il livello dì aspirazione dei figli di troppe attese (causa di disadattamento scolastico); evitare qualsiasi comportamento critico, superficiale o negativo nei confronti dei doveri scolastici
■ Interventi diretti:
-cercare di capire la scuola, le sue regole, i suoi valori, le sue modalità: astenersi dal valutare prima di aver compreso; essere disposti ad accettare le novità e i cambiamenti, una volta che siano giustificati;
esercitare un controllo continuo, discreto e non invadente, sulla vita della scuola e sulle sue attività (compiti, lezioni,ecc);
consentire al figlio spazi di autonomia e di autodecisione; affrontare serenamente le situazioni di difficoltà e di insuccesso, cercando realisticamente i rimedi in via razionale.
In sintesi, ai genitori, quali diretti responsabili della crescita dei figli, compete:
dialogare con gli educatori per l’acquisizione di competenze educative più adeguate; partecipare personalmente, anche tramite gli organi collegiali, alla vita della scuola nei loro momenti di programmazione, di revisione educativa e di impegno nelle attività dei tempo libero.
E allora. BUON ANNO A TUTTI! E BUON CAMMINO