Un anno che si apre è un tempo ancora non scritto, di cui ciascuno di noi è giustamente geloso, salvo pensarla alla maniera del Leopardi che afferma, nel Dialogo tra un venditore di almanacchi e un islandese, che ogni anno è simile all’altro, imprigionando l’uomo in effimere illusioni.

Eppure questi   giorni del Natale, che stanno facendo capolino, ci hanno consegnato nella generale superficialità, le chiavi crittografiche perché ciò non avvenga, con la continua  ricorrenza di alcuni verbi: udire, vedere, stupirsi, meditare, custodire.

“Se noi salveremo i nostri corpi e basta dai campi di prigionia, dovunque essi siano, sarà troppo poco. on si tratta infatti di conservare questa vita a ogni costo, ma di come la si conserva ed ogni situazione, buona o cattiva, può arricchire l’uomo di nuove prospettive”.

udire, vedere, stupirsi, meditare, custodire

“Se noi abbandoniamo al loro destino i duri fatti che dobbiamo irrevocabilmente affrontare – se non li ospitiamo nelle nostre teste e nei nostri cuori, per farli decantare e divenire fattori di crescita e di comprensione – allora non siamo una generazione vitale”.  V. Boffo – La cura in psicologia

udire, vedere, stupirsi, meditare, custodire

“Se non educhiamo  il cuore alla cura…degli altri, del mondo, del creato, nulla serve… Non siamo al mondo per morire, ma per generare vita“, “non serve conoscere tante persone e tante cose se non ce ne prendiamo cura” Papa Francesco

L’augurio è che quest’anno che inizia sia un tempo in cui udire, vedere, stupirsi, meditare, custodire

con responsabile sensibilità,  disponibilità, corretta criticità perchè il vaccino di cui abbiamo bisogno abita  davvero già dentro di noi e sta a noi inocularlo specie in chi ci è più promosso, come nei nostri figli, che hanno davvero bisogno di una cura forte, continuativa e invasiva perché, sviati da una cultura banalizzante e influencer demenziali “Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odono, hanno narici e non odorano.  Hanno mani e non palpano, hanno piedi e non camminano; dalla gola non emettono suon. I loro idoli sono argento e oro opera delle mani dell’uomo” . Salmo 114