Vista la prossimità al 31 gennaio, ho pensato di anticipare il contributo educativo mensile di qualche giorno, facendovi arrivare come dono qualche “spigolatura” di sintesi della grande pedagogia di don Bosco, padre, maestro e amico dei giovani  a cui con fiducia ed  insistenza come Scuola  ci rimettiamo, ci rifacciamo e ci affidiamo.

In particolare pubblico la prima parte del verbale del Collegio docenti  della nostra scuola tenutosi il 12 gennaio scorso. Fate semplicemente questo gioco: aggiungete alla parola lavoro il termine genitoriale  e… queste  riflessioni  si riveleranno  adatte a ciascun papà e mamma che crede fortemente che il suo primo lavoro  non sia quello per cui è retribuito ma quello per cui gratuitamente ha scelto di spendersi: l’essere padre e madre.

“Il Direttore ripercorre il percorso formativo proposto nei collegi precedenti riprendendo i punti salienti del sistema preventivo, quali ragione, religione e amorevolezza. Il sistema afferma, il direttore, deve caratterizzare DI CONTINUO  il lavoro di tutti docenti che hanno scelto di far parte della nostra scuola

  1. Un lavoro strano perché non produce nulla di misurabile nell’immanente (le prestazioni culturali degli studenti non sono il fine della scuola di don Bosco) e chiede anzitutto di lavorare su se stessi per essere significativi per i giovani che da sempre nella storia manifestano fragilità, e necessitano di figure autorevoli
  2. Un lavoro che chiede di stare in campo con i ragazzi non per essere eroi ma co-seminatori di sogni e speranze con visioni e prospettive positive, capaci di far credere nelle proprie potenzialità
  3. Un lavoro che ci chiede di diventare maestri nella comunicazione, che curano molto la parola, ma che non sottovalutano la meta-comunicazione, giudicata asevera,emte da giovani e adolescenti
  4. Un lavoro che chiede di essere PADRI: autorevoli (ragione), FRATELLI di prossimità (amorevolezza) AMICI dell’anima (RELIGIONE) capaci dunque di esprimere la “parolina all’orecchio che promuove tutto il bene e impedisce tutto il male, vero motivo dell’esistenza e dell’agire di una scuola di don Bosco
  5. Un lavoro che si prende cura dell’AMBIENTE che deve essere ordinato e bello ma nel contempo deve esser personalizzato perché solo così un ragazzo potrà sperimentare il BEN-ESSERE di casa e libero da potenziali detrattori cresca come uomo a tutto tondo,

L’intervento formativo del Direttore termina con la visione e discussione di “Don Bosco santo guidato da Maria Ausiliatrice”  disponibile in un pagina di youtube”.

E allora BUON LAVORO PRIMARIO e buona Festa di don Bosco