La Scuola

Don Bosco Village School

La proposta educativa/didattica

“Insegnare educando, educare insegnando”. IL SISTEMA PREVENTIVO DI DON BOSCO

1. Tutto il giovane …La pedagogia di don Bosco guarda al giovane nella sua interezza. Sono importanti i momenti di gioco e di svago; viene favorito il protagonismo giovanile attraverso il teatro, la musica, l’animazione… Al giovane viene offerta la possibilità dello studio, dell’apprendimento di un mestiere con cui guadagnarsi la vita ed essere un «onesto cittadino» nel mondo. Inoltre a don Bosco sta a cuore «la salvezza dell’anima» del giovane che incontra, per cui lo educa al senso cristiano dell’esistenza, gli offre la «religione» per una gioia più piena diceva loro: «Vi aspetto tutti in Paradiso».

2. Ottimismo… «Non ho mai conosciuto un giovane che non avesse in sé un punto accessibile al bene facendo leva sul quale ho ottenuto molto di più di quanto desideravo».Un ottimismo realista che tiene conto del positivo presente in ogni giovane, che lavora educativamente perché si crei una personalità armonica..

3. Fede nell’educazione «L’educazione può cambiare la storia!». L’educazione è quel processo interpersonale, lungo nel tempo. Non si educa imprigionando la libertà, ma aiutando il giovane ad usarla bene.

4. Prevenzione: “arrivare prima” Creare un ambiente in cui i valori che si intendono trasmettere sono vissuti e comunicati con l’esempio e offrire gli strumenti per consentire al giovane di affrontare in forma autonoma la vita con tutte le sue difficoltà e contraddizioni.

5. Rifuggire dal “buonismo” «Si sono diffuse prassi educative che, in nome di un falso amore, hanno sottratto i ragazzi e i giovani al senso del sacrificio e della disciplina, rinunciando al potere correttivo o sanzionatorio. “Educare amando” significa vedere con onestà e rettitudine, oltre le apparenze, il senso ultimo e profondo delle cose, significa rimanere ancorati alla giustizia, al desiderio di vero bene e verità, che, talvolta, chiede tagli netti, vigorosi e coraggiosi per far crescere chi veramente si ama. L’educazione, dunque, è opera faticosa, dai tempi lunghi, con successi e fallimenti alterni, che presuppone la disponibilità di mettersi realmente in gioco.


IL METODO DIDATTICO DI DON BOSCO

Per occupare convenientemente gli alunni d’ingegno più svegliato, si assegnino compiti e lezioni di superrogazione, premiandoli con punti di diligenza. Piuttosto che trascurare i più tardi, si dispensino da cose accessorie, ma le materie principali si adattino interamente a loro. XI,218.

Vorrei che le spiegazioni fossero attaccate al testo, spiegando bene le parole. Andare nelle regioni elevate mi sembra un battere l’aria. X1,218.

Siate i primi, cari maestri, a trovarvi nelle scuole e gli ultimi ad uscirne. Non fate entrare nel voto di condotta scolastica i di portamenti dei vostri allievi in ricreazione.. VII,855.

Ricorda: (i tuoi allievi) “considerali come tuoi fratelli; amorevolezza, compatimento, riguardo, ecco le chiavi del loro cuore. 2) Farli soltanto studiare quello che possono e non di più. Far leggere e capire il testo del libro senza digressioni. 3) Interrogarli molto e sovente, invitarli ad esporre, a leggere, ad esporre; 4) sempre incoraggiare, non mai umiliare; lodare quando si può senza mai disprezzare, a meno di dar segno di dispiacere quando è per castigo. XI,291-2.

La formazione integrale
Nelle parole dei nostri educatori

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Il sistema preventivo

“insegnare educando, educare insegnando”

Il direttore
Dott. Stefano Cigognani

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L’educazione alla cittadinanza

“buoni cristiani, onesti cittadini”

Coordinatrice culturale
Prof.ssa Adele Mirabelli